Tokyo, Tokyo… Una città a dir poco sconvolgente! Tokyo e 15 milioni di abitanti… Mai visto niente di simile nella vecchia Europa!
Da Kyoto con 2 ore e mezza di shinkansen siamo comodamente arrivati alla stazione centrale di Tokyo. 2 ore e mezzo per 450km.
E’ incredibile la densità del Giappone: pochissimi spazi verdi separano le città, tutte così vicine da essere quasi un’unica massa urbana. Vicino a noi però, una turista francese era pronta per la scalata del Fuji, lì davvero la natura regna sovrana. Ma della nostra personale “scalata” del monte Fuji vi racconteremo in un altro momento.
La stazione di Tokyo
Sapevamo già che fosse una metropoli, anche Kyoto e Osaka ci avevano già colpiti per la dimensione della città e il numero folle di abitanti. Ma Tokyo è una città da 15 milioni di abitanti. Credo che al momento del nostro arrivo una buona parte fossero alla stazione centrale. Con i nostri bagagli ci siamo persi, separati dal fiume umano.
ANSIA. Emily si gira e vede solo tantissimi giapponesini che corrono in ogni direzione (che poi come fanno in così tanti a non scontrarsi?). Nessuna ombra di Daniele. Per fortuna si è attaccata a un pilone e poi Daniele è ricomparso a raccoglierla, meno male! Osservate nella foto sotto quanta gente si trova oltre i tornelli. Ecco, noi ci siamo persi proprio lì.
Dalla stazione siamo andati al nostro hotel (un ryokan con il futon per dormire, a noi le vacanze comode non piacciono) a Minami Senju.
Questa è una foto dalla stazione di Minami Senju, giusto per far capire quanta gente abiti in soli 3 palazzi giapponesi:
Ueno
Siamo partiti per la visita al quartiere più vicino al nostro, Ueno. Essere a Ueno è come entrare contemporaneamente in un videogioco psichedelico e in un mercato di cianfrusaglie di ogni tipo. Ovviamente anche qui c’era tantissima gente!
A Ueno c’è anche un famoso zoo, che noi non abbiamo visitato sempre per il solito motivo di aver mille altre cose da vedere.
Il parco imperiale
Tokyo è subentrata a Kyoto come capitale del Paese verso la seconda metà del XIX secolo, quando anche l’imperatore vi si trasferì.
Dopo la gita a Ueno e aver sistemato i bagagli, abbiamo deciso di partire proprio dalla parte storica di Tokyo, andando a portare i nostri omaggi all’imperatore nel quartiere Chyoda.
L’imperatore non si è affacciato, e allora abbiamo passeggiato per il parco, costellato di piante dalle forme particolari, fossati ed edifici più o meno storici.
Le lezioni dei giapponesi
Prima di entrare nel parco imperiale abbiamo incontrato un gruppo di studenti universitari giapponesi che si sono proposti come guida turistica. A zero yen, da noi chiedevano solo aiuto per praticare il loro inglese. Accettiamo, per poi renderci conto che era il loro inglese ad aver più bisogno che noi della guida. Ma è stato interessante! Soporattutto da un punto di vista culturale.
Daniele ha dovuto spiegare cos’è la corruzione, l’hanno guardato con gli occhi più rotondi che riesca a fare un giapponese. Non credevano che gente con incarichi pubblici potesse fare certe cose. “E l’onore?” Vorremmo tanto essere come quei ragazzi…
Si sono fatti delle risate da matti quando abbiamo raccontato che in Italia si fa il sushi con Philadelphia o maionese! E su questo non possiamo che dar loro ragione.
Emily invece continuava a guardare i grattacieli e dire “So many buildings! Wow! Amazing!”. Sotto schock per la seconda volta nella giornata: la prima volta per il numero di abitanti, la seconda per la quantità di grattacieli ENORMI che stavano davanti a noi.
Ci siamo salutati con una foto di gruppo e di seguito vi lasciamo qualche foto dei grattacieli che sconvolgevano Emily:
E questo è stato il nostro primo giorno a Tokyo, un calderone di luci, persone, emozioni. E organizzazione: