Il Cammino di Santiago – Come prepararsi

Bentornati sul blog dei #poracciintour

Se ci avete seguito sui social sapete che la nostra vacanza per quest’estate è stata il cammino di Santiago, Portugal edition! Abbiamo camminato da Porto fino a Santiago lungo la Senda Litoral, ossia seguendo sempre, per quanto possibile, l’oceano.

Oggi però vogliamo raccontarvi di come ci siamo preparati alla nostra avventura. E col senno di poi possiamo anche dirvi cosa non dimenticare :p

La scelta del Cammino

Il cammino di Santiago più famoso e noto a tutti è certamente il francese, ma non è l’unico. Quindi prima di partire bisogna avere ben chiaro che percorso fare (ho delle montagne? Metto un pile in più – ho l’oceano? Ci aggiungo un costume!).

Noi abbiamo scelto il Cammino Portoghese (da Porto, non da Lisbona) perchè ha la stessa durata dei nostri giorni di ferie (2 settimane inclusa la gita a Finisterre) e perchè è molto pianeggiante. Quindi come primo cammino abbiamo scelto il livello facile!

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La preparazione fisica

Essere un pochino allenati secondo noi è importante. Per un semplice motivo: quando inizi ad allenarti i muscoli ti fanno male a casa tua quando il giorno dopo puoi stare a letto. Non è lo stesso aver male mentre sei in un ostello e il giorno dopo devi proseguire a piedi.
Non abbiamo fatto grandi cose, semplicemente un paio di volte alla settimana una passeggiata serale da 5-6km e la domenica la gita lunga. Questo ci ha permesso di arrivare con i muscoli abbastanza in forma e con le scarpe già “testate”. E questo ci permette di passare al paragrafo seguente 😉

L’attrezzatura

Dicevamo delle scarpe? Scegliete quelle più comode per voi ma anche adatte al percorso che intedete fare. Noi per un percorso pianeggiante abbiamo scelto delle scarpe basse da hiking, le abbiamo usate tantissimo prima della partenza e siamo soddisfatti della nostra scelta. La poraccia Emily ha avuto dei problemi dopo qualche giorno di cammino, forse la soletta dentro era troppo rigida, ma niente a cui non si possa rimediare con delle solette in gel.

E lo zaino? Siamo partiti entrambi con uno zaino da 50litri. Comodo, ricco di tasche, robusto, capiente e con una tasca che può diventare borsa o zainetto! Per essere sinceri dobbiamo però dirvi che abbiamo scelto uno zaino che di suo era già un po’ pesante, con le nostre cose dentro abbiamo raggiunto gli 8kg (a cui poi dovevamo aggiungere l’acqua). Ma per come è strutturato lo zaino il peso non ci ha mai dato problemi. E soprattutto ha le dimensioni adatte ad un bagaglio a mano!

E cosa ci metto nello zaino?

Come dicevamo, ogni cammino ha esigenze diverse, ma anche ognuno di noi ha esigenze diverse.
Questo è l’elenco di quello che c’è nello zaino del poraccio medio:

-3 t-shirt
-1 pantalone lungo
-1 pantalone corto
-1 gonna da trekking (solo per lei)
-1 felpa leggera in pile
-1 spolverino
-3 paia di calze
-3 paia di mutande
-3 reggiseni (solo per lei)
-1 paio di infradito
-1 paio di sandali
-1 asciugamano grande e uno piccolo
-beauty case, che deve includere anche la crema solare
-burro di karitè o crema anti sfregamento+arnica
-sapone di marsiglia, diviso in 2 parti, una per lavare sè stessi e una per i vestiti
-qualche molletta per stendere
-cappello
-scaldacollo leggero
-borraccia
-portafoglio+documenti+cellulare+powerbank
-credenziale del pellegrino
-tappi per le orecchie
-occhiali da sole
-ago e filo, per le vesciche
-cerotti+compeed+garze
-disinfettante (noi non lo avevamo, voi ricordatevelo :p)
-un paio di fogli di giornale da usare in caso di pioggia per far asciugare le scarpe
-un sacco nero dell’immondizia per coprire le cose nello zaino in caso di pioggia (spesso anche il migliore dei coprizaino non è 100% impermeabile, soprattutto dopo molte ore di pioggia)
-LA GUIDA!

Ma come faccio a farci stare tutto?

Consiglio n.1: sfruttate tutte le tasche del vostro zaino e dividetevele per “temi”. Documenti da una parte, creme da un’altra, articoli per il bagno da un’altra e così via. Ovviamente tenete nelle tasche esterne quello che tirate fuori più spesso.
Consiglio n.2: arrotolate i vestiti con la tecnica del sushi! Sì, avete capito bene: sushi! No, non dovete mangiarli con le bacchette ma arrotolarli come dei veri sushi men! Se chiedete a Google trovate tantissimi tutorial che vi insegnano come fare. Per noi è stato utilissimo imparare questa tecnica, abbiamo piegato tutto così, inclusi gli asciugamani. I vostri abiti occuperanno pochissimo spazio e soprattutto potrete tirare quello che vi serve senza spiegazzare gli altri vestiti.
Consiglio n.3: lasciate a casa il superfluo. Scoprirete che tante cose che pensiamo siano fondamentali in realtà non servono. E soprattutto ricordate che ogni cosa aggiungete peserà sulle vostre spalle. Anche poche cose da 100g possono fare un kg!

Il confronto

Leggere tanto su internet è importante per sapere come prepararsi e cosa aspettarsi (ma fidatevi che la realtà supererà ogni aspettativa).
Altrettanto importante è parlare con chi il cammino l’ha già fatto. Chiedete tra i vostri amici se qualcuno ha mai fatto un’esperienza simile, cercate dei gruppi su Facebook, fate tutte le domande che volete e che sono importanti per voi. D’altronde ognuno viene da una storia diversa e ognuno si approccia al cammino in modo diverso.

Siete pronti per partire con noi? Non perdetevi i prossimi racconti 🙂

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