Dopo qualche giorno nel Victoria abbiamo preso un volo interno per Cairns, punto di partenza per numerose escursioni tra cui quella dal gusto esotico a Fitzroy Island.
Abbiamo sorvolato le distese verdi che fanno assomigliare così tanto il Victoria alla Gran Bretagna. Poi il verde si è tramutato in arancione e da quel momento sotto di noi c’è stato solo il deserto.
Fino a quando le foreste tropicali nei pressi della nostra destinazione hanno reso di nuovo verde il paesaggio.
Ci ha dato il benvenuto il clima afoso tropicale, nonostante fossero le 6 di sera.
Che Cairns è molto più piccola di Melbourne ce ne siamo resi conto subito dalla dimensione dell’aeroporto. Ma anche dai trasporti verso il centro quasi inesistenti se non per i pullmini degli ostelli che offrono il servizio navetta.
Cairns
Cairns è una cittadina vicace, popolata da numerosi turisti che vengono qui come base per le escursioni nei dintorni. Da qui infatti si può andare alla scoperta della grande barriera corallina, delle folte giungle tropicali o partire per un viaggio on the road tra alberi preistorici e coccodrilli.
Cairns è un paradiso per i turisti: fa caldo tutto l’anno e la vita sembra una perenne vacanza.
Lungo l’oceano si trova la Lagoon, una piscina di acqua presa direttamente dall’oceano (ma filtrata di tutto ciò che può essere animali velenosissimi) in cui ci si può fare il bagno e rilassarsi completamente gratis.
Lungo l’Esplanade, la passeggiata che costeggia la riva, ci sono inoltre numerosi barbecue a disposizione di tutti completamente gratis anche questi. I cartelli concedono l’utilizzo a 2 condizioni: non bere alcolici e lasciare pulito.
Noi ci siamo affidati ai ragazzi dell’ostello (Mad Mondkey, un nome una garanzia!) per organizzarci le escursioni. Ma Cairns pullula di uffici turistici che vi possono prenotare tour per ogni esigenza e ogni tasca. Noi ovviamente abbiamo sempre scelto la tasca #poracciintour !
Prima tappa: Fitzroy Island.
Fitzroy Island
In meno di un’oretta di nave da Cairns si raggiunge una vera e propria isola tropicale in cui passare la giornata rilassandosi su una spiaggia o camminando nella foresta. Sembra di essere sull’isola di Robinson Crusoe e, anche se i turisti sono numerosi, si concentrano in alcune zone e la maggior parte dell’isola resta incontaminata per chi ha il coraggio di andare oltre il bar e il campeggio che si trovano a ridosso del porto.
Portatevi dell’acqua!
Noi siamo partiti subito per andare a piedi alla scoperta dell’isola.
Se ci avete seguito sul nostro account instagram, abbiamo paragonato l’isola a una torta a 3 strati.
Siamo infatti partiti dalla parte bassa, dove spiagge bianche vengono bagnate dall’oceano di un blu intenso. Poi siamo saliti attraverso il verde della foresta tropicale, accompagnati dai versi strani di uccelli sconosciuti. Infine abbiamo raggiunto il vertice dell’isola, la parte arida fatta di terra rossa e tronchi bruciati dal sole, il classico bush australiano.
E’ stata una vera e propria faticaccia ma da lassù si vede la barriera corallina e solo il panorama è valso ogni sforzo.
Perchè abbiamo fatto così tanta fatica? L’isola non è ripidissima e i sentieri, sebbene selvaggi, non sono impossibili. Il nostro problema è stato che avevamo finito l’acqua e, soprattutto in cima, l’afa si è fatta sentire. Abbiamo incontrato un ranger del parco che ci ha chiesto se andasse tutto bene (eravamo visibilmente distrutti). Per non fare la figura dei pinguini che dicono:”ci siamo dimenticati di riempire la borraccia” abbiamo finto che andasse tutto bene. #donttrythisathome
Quando siamo arrivati al bar ci siamo reidratati con un’intera caraffa di birra.
Spiagge di coralli
Per un pomeriggio rilassante abbiamo scelto Nudey Beach, a pochi passi dal bar ma abbastanza distante dalle folle. Perlomeno stavolta il sentiero era pianeggiante e ben ombreggiato.
Questa spiaggia è bellissima, oltre che molto particolare.
Come molte isole della barriera corallina qui, oltre alla sabbia, ci sono dei coralli “sassificati”. Forse una foto riesce a spiegare meglio ciò che vogliamo dire:
Una volta la barriera corallina era un tutt’uno, ora quei pezzi di corallo che tenevano uniti lembi di terra sono sassolini sulla spiaggia.
Ci siamo addormentati appoggiati a un tronco, cullati dal rumore delle onde e ci siamo svegliati giusto in tempo per prendere la nave di ritorno!
Al ritrorno ci siamo resi conto che da un albero provenivano versi strani. Guardiamo in su e…era un albero pieno zeppo di pipistrelli!!! A quanto pare sono abbastanza comuni e, tra gli animali australiani, tra i più innocui. Alberi affollati di pipistrelli li abbiamo dovuti affrontare più volte.
Come si fa: respiro profondo e si passa senza guardare!
Mad Monkey
Il nostro ostello, il Mad Monkey, merita un paragrafo a parte. Le camere danno tutte su un ampio cortile interno dove si trovano la piscina, il bar, la cucina in comune e lunghe tavolate dove mangiare insieme. Dopo una giornata a Fitzroy Island abbiamo beccato la serata pizza+sangria, tutto gratis!
Nel prossimo racconto andremo a Kuranda dove abbiamo avuto il nostro primo contatto con gli aborigeni.
IL CONSIGLIO DI LEI
Se c’è buio e vedete delle cose gialle sulla pizza non fidatevi: è ananas, non patate!
IL CONSIGLIO DI LUI
Riempite sempre le vostre borracce prima di ogni escursione, che sia lunga o breve