Le spiagge di Sydney

Un giro a Sydney non è completo senza visitare le famose spiagge di Sydney: Manly e Bondi giusto per citare le due principali. Ci imbarchiamo?

Manly Beach

Manly come i surfisti che la affollano!
Scendendo dal traghetto sembra di essere catapultati in un’altra dimensione. La vita frenetica della città è andata sfumando in quei pochi km di navigazione e ora ci troviamo in questo luogo fatto di negozi di souvenir, bar dove sorseggiare un mojito, brezza tra i capelli e ristoranti di pesce.
Anche la gente è diversa dalla città: si passa dalle persone in giacca e cravatta a persone in pantaloncini e piedi scalzi, qualcuno ha ancora la muta addosso.
A Manly abbiamo avuto il nostro primo contatto coi surfisti delle spiagge di Sydney: sguardo da duri, sprezzo del pericolo, muscoli d’acciaio e via a cavalcare le onde!
Noi invece temiamo i pericoli e non abbiamo i muscoli d’acciaio, perciò abbiamo optato per qualcosa di più tranquillo. Siamo andati a piedi fino alla vicina Shelley Beach, dove l’atmosfera si fa ancora più hippie.
E poi siamo tornati sul lungomare di Manly a sorseggiare una birra, guardando la gente sportiva affollare la spiaggia.

Watson Bay

Anche Watson Bay è comodamente raggiungibile in traghetto o in autobus da Sydney ed è l’opposto di Manly Beach.
Se a Manly l’atmosfera è giovane e frizzante qui è il paradiso dei pensionati.
E lo diciamo con tutte le migliori accezioni! Atmosfera tranquilla, pochi locali, pochi turisti.
A farla da padroni sono gli uccelli, coi loro versi che in Australia sono così strani rispetto a ciò a cui siamo abituati. Una delle spiagge di Sydney più rilassanti.

Bondi Beach

Con un bus da Watson Bay, passando attraverso quartieri che sembrano usciti direttamente dal telefilm “O.C.”, si raggiunge Bondi Beach, la più famosa tra le spiagge di Sydney.
E quando si arriva a Bondi Beach l’atmosfera non è da meno in quanto a telefilm!
Il frequentatore medio è molto abbronzato e muscoloso, con un grande ciuffo color biondo-baciato-dalla-salsedine che tira spesso indietro pettinandolo con le dita. Quando si muove cerca di far in modo che tutti i muscoli siano ben visibili, anche se ciò significa correre a rallentatore.
Se non corrono o non fanno surf, fanno yoga o strani esercizi di stretching, comunque tutte attività per mostrare bene addominali e pettorali. Ah, la fauna delle spiagge di Sydney!
Ma Bondi è anche un posto ideale dove rilassarsi, mangiare un piatto di pesce fresco in riva all’oceano o sorseggiare una birra in compagnia di allegri surfisti.

La storia degli Ugg

I famosi stivali sono nati proprio a Bondi Beach!
Erano gli anni Settanta e un surfista cercava un metodo per mantenere i piedi caldi dopo aver fatto surf nell’oceano. Ideò quindi questi stivali in pelle di montone, con la lana dentro e scamosciati fuori e lanciò la moda tra i fashion surfer di Bondi Beach!
Adesso sono uno degli stivali più imitati in Australia ma, se volete acquistarli, vi consigliamo di farlo down under: il prezzo qui è davvero super conveniente rispetto al loro prezzo in Europa.

Camminando da Bondi a Coogee Beach

Da Bondi si può partire per una spettacolare passeggiata lungo le spiagge di Sydney fino a Coogee Beach. Il percoso inizia proprio alla fine di Bondi Beach (o all’inizio, dipende da dove arrivate, comunque è ben segnalato) e costeggia l’oceano per 6km.
Non è difficile, non ci sono dislivelli e si fa tranquillamente con un paio di scarpe comode.
Si incontrano spiagge più piccole, come Bronte Beach, dove fare il bagno se il bagnino non è di turno è vietato. Per questo sono presenti numerose “piscine oceaniche”.
Si tratta di aree lungo la costa dove è stata creata una sorta di piscina a bordo oceano, l’acqua dell’oceano vi può entrare tranquillamente ma non c’è il pericolo di squali e soprattutto delle correnti.
Un’ottima idea, soprattutto per dei fifoni come noi!

“Whale!”

Dopo aver costeggiato le spiaggie di Sydney, i promontori, un grande cimitero e distese verdi, siamo finalmente arrivati a Coogee Beach.
Anche qui la popolazione dei surfisti era numerosa e i bar affollati.
A un certo punto la gente ha iniziato a correre verso la spiaggia indicando “Whale!” e una pinna bianca ci ha salutati nel nostro ultimo giorno in Australia.
Nonostante la balena i surfisti hanno continuato imperterriti a nuotare verso il largo per trovare l’onda perfetta, che impavidi!

Qual è la capitale dell’Australia?

E come vi avevamo promesso ecco una chicca sulla fondazione della capitale dell’Australia.
Sapete tutti che si tratta di Canberra, vero? Per anni Melbourne e Sydney hanno litigato: faccio io la capitale, no io, no io sono più bella, e io più brava, pappappero.
Fino a quando la soluzione è stata quella di costruire una terza città, a metà strada tra le due e perfettamente imparziale. Fu così che nel nulla dell’outback venne creata Canberra.
Il suo nome deriva dalla lingua aborigena “Kambera“, ossia luogo di incontro.
Ma prima di arrivare a questa conclusione ne erano stati valutati molti altri tra cui vi citiamo i più simpatici: Cookaburra (l’uccello australiano col verso simile a una risata), Sydmelperadbrisho oppure Meladneyperbane (unendo i nomi delle maggiori città), Wheatwoolgold (grano, lana, oro) oppure Kangaremu (canguro ed emù).
Meno male che alla fine hanno scelto il nome più sensato!

Il nostro viaggio in Australia non termina qui, prossimamente vi racconteremo cosa si mangia down under e qualcosa in più sugli aborigeni.

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IL CONSIGLIO DI LEI

Pulitevi bene le lenti degli occhiali da sole, alcuni surfisti sono veramente notevoli!

IL CONSIGLIO DI LUI

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