Dopo avervi portato a zonzo con noi in Australia oggi dobbiamo, a malincuore, dire “Goodbye Australia!”, speriamo di rivederti presto!
Oggi vi parliamo di quello che abbiamo mangiato in Australia e della questione, ancora molto spinosa, degli aborigeni.
Le origini britanniche
Premessa: una cucina propriamente australiana non esiste. L’Australia è un mix di cucine del mondo, ma qualcosa di tipico ce l’ha, ve lo diciamo poco più giù.
Per alcuni aspetti in Australia si trovano cibi di origine chiaramente inglese, d’altronde sono sempre sudditi di the Queen!
Una delle prime cose che abbiamo mangiato è stata la classica pie, pasta sfoglia ripiena solitamente di carne, ma ce ne sono infinite varianti salate e anche dolci.
La prima pie al manzo l’abbiamo gustata in un bar nella Yarra Valley, Victoria (se vi siete persi il racconto lo potete recuperare cliccando qui), dove Margherita, super amica e super guida, ci ha raccontato di Ned Kelly.
Chi è Ned Kelly? Figlio di un galeotto irlandese, Ned Kelly ancora oggi divide l’opinione pubblica. Fu un fuorilegge, ladro di bestiame, un brigante in piena regola di fine Ottocento. Ma combatteva, seppur con mezzi poco raccomandabili, per i poveri e gli oppressi a cui dava i ricavi delle sue rapine. Eroe nazionale o furfante? A voi la scelta!
Australia o mondo?
In Australia potete trovare tutte le cucine del mondo ben rappresentate e ovviamente non ci siamo fatti scappare l’occasione di assaggiare cibo etnico!
Vi ricordate che a Melbourne abbiamo mangiato i ravioli cinesi? A Cairns abbiamo mangiato greco e cinese, a Sydney invece abbiamo provato il taiwanese, con riso e pancetta. Ma finalmente abbiamo trovato anche un vero giapponese fuori dal Giappone! Siamo tornati 2 volte nello stesso posto perchè era troppo carino: il classico ristorantino minuscolo con il bancone di legno addossato al muro. Abbiamo ordinato ramen e riso al curry come se piovesse!
Tipico Aussie
Ma l’Austrialia avrà qualcosa di tipico, no? Beh, forse sì: gli australiani sono grandi fan del barbecue, il barbie come lo chiamano loro!
E poi le carni di canguro, coccordillo ed emù. Deliziose, soprattutto se accompagnate da un bicchiere di buon vino australiano.
Andando verso i tropici si incontrano innumerevoli possibilità di mangiare pesce fresco o insalate con frutta esotica. Ma anche a Bondi Beach abbiamo mangiato dei frutti di mare deliziosi!
Un altro cibo tipicamente australiano è il Vegemite, praticamente una specie di estratto di lievito da spalmare sul pane. Per noi italiani può essere una cosa un po’ particolare, ma gli australiani ne vanno pazzi!
E per quanto riguarda i dolci? Il Lamington è tipico Aussie! Si tratta di un cubo di pan di spagna con marmellata in mezzo, ricoperto di cioccolato e scaglie di cocco.
Leggenda narra che un cuoco di Brisbane stesse preparando del pan di spagna, ma accidentalmente gli cadde nella cioccolata. Ricoprì tutto con scaglie di cocco et voilà il Lamington (con vicino un pasteis de nata portoghese):
Gli aborigeni, visibili o invisibili?
Abbiamo avuto a che fare con aborigeni? Nì.
A Melbourne e Sydney, grandi città, sono pressochè inesistenti, quei pochi che ci sono hanno dei vaghi tratti somatici mitigati dagli incroci generazionali e sono ormai perfettamente “occidentalizzati”.
A Cairns ci sono e si vedono spesso a chiedere l’elemosina agli angoli delle strade o ubriachi in giro per la città. Si percepisce chiaramente un popolo alla deriva, senza punti di riferimento e arrabbiato con la società. Qualche volta, passando di fianco ad aborigeni palesemente ubriachi, siamo stati insultati in quanto bianchi.
Sono proprio arrabbiati con noi, che abbiamo spezzato i loro legami con la natura, che abbiamo strappato bambini alle famiglie per farli crescere in famiglie bianche arrivando a eliminare ogni contatto con le loro origini. E poi li utilizziamo però come attrazioni turistiche (ricordate Kuranda?), per lucrare sulle loro tradizioni.
Vi lasciamo un estratto del libro “In un Paese bruciato dal sole” di Bill Bryson che rappresenta esattamente ciò che abbiamo percepito a Cairns:
“La gente sul viale era in stragrande maggioranza composta da bianchi australiani ma c’erano anche aborigeni: non molti, ma sempre presenti, ai margini della cornice, discreti, quasi sempre silenziosi, periferici. I bianchi non guardavano mai gli aborigeni. Le due razze sembravano abitare universi paralleli ma separati. Mi sentivo come l’unica persona in grado di vedere i due gruppi contemporaneamente. Era davvero strano.”
Le ultime curiosità
Come ben sapete l’Australia è un Paese sconfinato e, oltre alle città ci sono solo piccoli villaggi in mezzo al bush. Come fanno le persone che vi abitano a curarsi? E i bambini ad andare a scuola? Non possono mica farsi ore e ore di viaggio in automobile ogni giorno…
Per portare le persone in ospedale o per regolari visite di controllo c’è il Royal Flying Doctor Service, praticamente vi arriva a casa il dottore direttamente in elicottero e se c’è bisogno vi trasferisce in ospedale. Avete un dolorino e volete verificare? Il Flying Doctor fa anche consulenze in videochiamata.
Ma i bambini che abitano in queste aree isolate, come fanno ad andare a scuola? Semplice, anche per loro c’è la School of the Air.
Pensate che sia il Flying Doctor che la School of the Air sono diventati attivi dal 1951 e fino ai primi anni Duemila hanno sempre lavorato solo tramite radio e servizio postale.
Oggi i bambini fanno un’ora di lezione al giorno con l’insegnante e poi studiano autonomamente con un genitore, un fratello, un tutor…Ciò penalizza molto i bambini aborigeni che, avendo spesso genitori analfabeti, non hanno nessuno che li segua, restando a loro volta analfabeti in un triste circolo di cui non si vede la fine. Oltre alle lezioni si incontrano 3-4 volte all’anno per socializzare e passare una settimana insieme con compagni e insegnanti.
Praticamente tutto ciò che abbiamo sperimentato in questa quarantena in Australia lo fanno da un sacco di tempo.
IL CONSIGLIO DI LEI
Provate assolutamente il cornetto al gusto unicorno! Rosa, lilla, viola, tutti colori tenui e super pucciosi (ovviamente anche super chimici…)!
IL CONSIGLIO DI LUI
Provate il canguro, ma ricordatevi di accompagnarlo con un buon bicchiere di vino rosso australiano!