Costanza

Per il secondo giorno del nostro tour della Svizzera avevamo due tappe: Costanza (su suolo tedesco) e le cascate del Reno nei pressi di Schaffhausen.

SI TORNA IN EUROPA

La nostra prima colazione in Svizzera ci è costata 17€ (all’autogrill, mica al Ritz!). Cos’abbiamo preso? Un pain au chocolat, un panino al prosciutto e 2 caffè. #nonèunpaeseperpoveri

Per raggiungere Costanza dal Liechtenstein non ci vuole molto, si segue l’autostrada, si costeggia il lago omonimo e si supera il confine praticamente situato all’interno della città. A Konstanz (nome tedesco) infatti il centro storico è in Germania, la periferia in Svizzera.

Immaginate di passare in macchina per una qualsiasi strada con case e negozi e di trovarvi a metà il “baracchino” della dogana. Abbiamo strabuzzato gli occhi e senza problemi siamo rientrati in zona euro. E, finalmente, i prezzi sono tornati di nuovo accessibili!

COSA VEDERE A COSTANZA

Adagiata sul lago, Costanza è una tranquilla cittadina dove il ritmo ci è sembrato quasi rallentato.

La piazza principale è dominata dal Münster, la cattedrale che è stata sede del noto Concilio di Costanza nel 1414. Avete presente quando c’era un Papa ad Avignone e uno a Roma? Ecco, questo concilio ha messo fine allo scisma. La cattedrale è enorme, in stile gotico ma purtroppo non siamo riusciti ad entrare perchè era chiusa.

Attraverso viuzze e casette a graticcio si arriva al lungolago. Qui abbiamo trovato la statua di Imperia, su cui spendiamo due parole. La statua rappresenta una cortigiana, Imperia appunto, che tiene in mano il Papa e l’imperatore del Concilio di Costanza. Gli uomini sono nudi, indossano solo la tiara e la corona. Lo scultore ha realizzato quest’opera ispirandosi a un racconto di Balzac sulla morale del clero (ai tempi del Concilio notoriamente scarsa).

COSA HANNO VISTO I #PORACCIINTOUR A COSTANZA

Poco. Siamo stati abbastanza sfortunati da trovare una vera e propria bufera, col vento che rovesciava cassonetti e pioggia da ogni lato. Abbiamo cercato riparo nella Cattedrale ma ci è andata male perchè era chiusa. Allora ci siamo rifugiati in un ristorante e abbiamo deciso di darci al gulasch e alle birrette.

Nonostante la tempesta siamo riusciti a fare qualche foto, da sotto i pochi portici che abbiamo trovato.

Per fortuna il tempo è stato clemente almeno per una veloce passeggiata sul lungolago.

Se dovessimo descrivere Costanza diremmo che è di buon gusto. Elegante ma non lussuosa, sobria ma vivace.

L’AVVENTURA DEL GIORNO

Il doganiere che, al confine per rientrare in Svizzera ci fa il terzo grado in italiano e Daniele che, invece di rispondere gli dice:”italiano? Grande!” e gli fa il pollice in su.

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