Cosa fare due giorni in Val di Non

Bentornati sul nostro blog, oggi partiamo per una delle valli più belle d’Italia. Vi raccontiamo cosa potete fare due giorni in Val di Non, nota soprattutto per le mele ma ricca di sentieri nella natura e di storia.
Tra santuari, castelli e una natura travolgente, partiamo per questa avventura in Val di Non!

IL SENTIERO DI SAN ROMEDIO

Per arrivare al santuario di San Romedio si affronta un sentiero panoramico abbastanza semplice ma da affrontare con la dovuta attrezzatura (niente infradito ma scarpe da trekking).
Si parte dal paese di Sanzeno dove è abbastanza facile trovare un posto dove lasciare l’automobile (parcheggiate nei parcheggi prima della piazza e un po’ defilati: è gratis!). Nella piazza centrale troverete i primi cartelli che indicano il sentiero.
La prima parte si snoda tra meleti (siamo pur sempre in Val di Non!) e boschi, mentre poi si arriva alla parte più caratteristica: il percorso nella roccia. Qui prestate attenzione alla testa se siete alti ma non dimenticate di sporgervi (non troppo!) per ammirare il panorama del canyon.
Pensate che questo sentiero, forse il più celebre della Val di Non, era un antico canale di irrigazione per i campi della valle. Molti sentieri in Val di Non si chiamano “lez” ed erano proprio antichi canali che dalle montagne portavano l’acqua a valle.
Qualche informazione tecnica: il sentiero è lungo 2,7km e il dislivello è di soli 70m, quasi tutti nella salita finale prima del santuario. In inverno il sentiero è chiuso. Se siete amanti dell’arrampicata a metà sentiero troverete una parete attrezzata.

IL SANTUARIO DI SAN ROMEDIO

Una volta in cima si arriva al santuario di San Romedio dove potete vedere addirittura un orso!
Questo santuario risale all’anno Mille ed è composto da 5 chiese costruite una a ridosso dell’altra, tutte di epoche diverse, collegate da una lunghissima scala (molto ripida, state attenti). La sua grande particolarità è di trovarsi in cima a uno sperone roccioso.
Cosa c’entra un orso? La leggenda narra che San Romedio doveva recarsi dalla Val di Non a Trento, per omaggiare il vescovo della città. Diede ordine di sellare il cavallo ma il cavallo venne sbranato da un orso. Romedio non si scompose e chiese di sellare l’orso. Miracolosamente l’orso accettò e divenne mansueto. Nacque così la leggenda che portò i frati del santuario a prendersi cura degli orsi in difficoltà e che non possono essere inseriti nel loro habitat naturale a causa di esperienze passate.
Oggi troviamo infatti Bruno, un orso che veniva sfruttato come fenomeno da baraccone e che ha sempre vissuto la sua vita in cattività. I frati francescani di questa oasi di pace della Val di Non hanno accettato di prendersene cura e oggi Bruno ha spazio per le sue necessità e qualcuno che si prende sempre cura di lui.

CASTEL THUN

Per un’ultima sosta in Val di Non prima di rientrare in autostrada, vi consigliamo Castel Thun, situato nei pressi di Vigo di Ton. Dal Medioevo questo castello fu la residenza della famiglia Thun, in origine di cognome però facevano Tono (da cui il nome Vigo di Ton), tedeschizzarono poi il cognome in Thunn che rimase con due N fino al 1926.
Il castello nacque inizialmente come fortezza militare, grazie alla sua  posizione dominante sulla valle: prima una torre, poi degli edifici per i soldati, poi altri edifici, poi le mura, poi le torrette, poi il castello in una serie di aggiunte che danno a castel Thun quella sua aria fiera e imponente.
Un brevissimo sentiero vi accompagna dal parcheggio all’entrata attraverso la cinta muraria. Un consiglio: seguite la cinta muraria e affacciatevi perché a ogni angolo il panorama sulla Val di Non è semplicemente mozzafiato.
Entrate nel castello (attenzione: per il biglietto serve la prenotazione online tramite il sito, biglietto intero 8 euro) e camminate tra le sue stanze dove ancora oggi si percepisce la presenza della famiglia. No, non stiamo parlando di fantasmi! Semplicemente le sale sono allestite come se i membri della famiglia Thun dovessero tornare da un momento all’altro: cucina pronta, tavola apparecchiata, letto in ordine. È un castello vivo, da scoprire, fatto in modo che si possa percepire come si svolgeva qui la vita di questa ricca famiglia.
Pensate che i Thun possedevano così tante terre che si vantavano di poter viaggiare dalla Val di Non fino a Trento senza mai uscire dai propri possedimenti.

IL LAGO SMERALDO

Non vi piace visitare castelli né camminare lungo i sentieri? Ecco un’altra idea di cosa fare in Val di Non in due giorni: andate a fare una passeggiata al Lago Smeraldo.
Non servono presentazioni al colore di queste acque e, seppure il lago sia veramente piccolo e si giri facilmente in meno di mezz’ora, da qui si snodano numerosi sentieri. Vi consigliamo di seguire il rumore dell’acqua che vi porterà a una cascata.
Da qui scendete lungo lo stretto canyon del Rio Sass e gustatevi una fresca passeggiata nei boschi durante la quale incontrerete anche un pittoresco mulino.
Un altro mulino lo troverete anche alla fine del sentiero, nel piccolo borgo di Fondo.
Tornate poi al lago e gustatevi un buon piatto al ristorante proprio a ridosso del lago.

Lago Smeraldo Val di Non

DOVE DORMIRE

Per una notte da sogno in Val di Non dovete assolutamente andare all’hotel Panorama di Malosco! Sarete accolti con gentilezza e le camere, in perfetto stile trentino, sono grandi e confortevoli.
Inoltre a diposizione trovate una piscina, un idromassaggio, una palestra e un centro benessere.
Ma il vero fiore all’occhiello di questo posto per noi è stata la cena e soprattutto la torta di mele! Per cena ci siamo trovati un menu trentino doc: canederli, stinco, polenta di Storo, contorno di verdure a buffet e per concludere la torta di mele più soffice e gustosa che si possa immaginare!

val di non

IL CONSIGLIO DI LUI

Portatevi una coperta per un pic nic attorno al Lago Smeraldo!

IL CONSIGLIO DI LEI

Portatevi il costume e la cuffia per utilizzare la piscina dell’hotel e rilassarvi nell’acqua bollente dell’idromassaggio.

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