Dopo la nostra serata da turisti ci siamo preaparati per una giornata da turisti. Alla fine di 10 giorni di cammino ci meritavamo un po’ di sano riposo…E dopo aver fatto i turisti a Santiago siamo partiti per il relax sulle spiagge di Finisterre.
LA COMPOSTELA
Alle 8 della mattina ci siamo messi in coda per ricevere la Compostela.
Di cosa si tratta? Del diploma del pellegrino! Abbiamo presentato la nostra credenziale con tutti i timbri ricevuti da Porto a Santiago e ci hanno rilasciato il documento con il nostro nome scritto in latino e la data in cui terminava ufficialmente il nostro pellegrinaggio.
Fuori dall’Oficina del Peregrino c’era una statua fatta di oggetti lasciati lì dai pellegrini. Bastoni, cappelli, mazzolini di fiori. Secondo noi è un “monumento” davvero emozionante.
Per superare il nodo in gola siamo andati a far colazione con delle brioche grandi come le nostre facce (messe insieme!) e poi ci siamo dati al turismo.
Siamo andati in giro per la città e fatto un po’ di sano shopping nei negozi di Santiago. Ovviamente abbiamo comprato la conchiglia dei pellegrini che da quel momento resta ben appesa ai nostri zaini. Dopo essere entrati nella cattedrale e aver abbracciato San Giacomo (sì, esiste proprio il busto da abbracciare), siamo partiti per Finisterre.
FINISTERRE
Per raggiungere il pullman che ci avrebbe portati al mare, abbiamo fatto le corse. L’abbiamo preso praticamente 20 secondi prima che partisse. E dopo 2 ore di pullman siamo arrivati a Finisterre.
Finisterre,dal latino finis terrae, era considerata la “fine del mondo” dai primi pellegrini. Era uso comune bruciare gli abiti del cammino, fare un bagno purificatore nell’oceano e raccogliere una conchiglia sulla spiaggia.
Noi invece abbiamo fatto altre cose da pellegrini moderni.
Innanzitutto siamo stati in una spiaggia a pochi metri dal nostro albergue. Una spiaggia piccola all’interno di un’insenatura, al cui interno continuava a salire la marea. Qui abbiamo incontrato di nuovo Paolo, il ragazzo che avevamo conosciuto la prima sera del nostro cammino!
A una certa ora abbiamo deciso di recarci al Faro per il tramonto.
IL TRAMONTO DI FINISTERRE
Il tramonto a Finisterre è qualcosa di magico. Ci siamo preparati come altri pellegrini: scarpe comode per fare i 3km tra il paese e il faro, birrette e asciugamani per ripararci dal vento.
Il vento in effetti non ci ha lasciati in pace nemmeno per un secondo. Ha soffiato da quando siamo arrivati a quando siamo andati via. Ma siamo stati comunque a chiacchierare seduti sugli scogli.
Fino al momento del tramonto in cui nessuno osava più fiatare.
Eravamo tutti quasi sopraffatti da tutta quella bellezza. Quasi come se il sole fosse un cerino pronto a dare fuoco al mare, è un tramonto così bello che tutti nella vita meritano di vederlo almeno una volta.
Dopo l’applauso al sole siamo tornati verso il paese. Solitamente odiamo gli applausi “immotivati” ma fidatevi che in quel momento il sole se l’è proprio meritato.
Spoiler: ci sarà un nuovo applauso in questo viaggio, ma ve lo racconteremo nel prossimo post.
LA CENA E IL DOPOCENA DEI PIRATI
Finisterrre sembra un paese da pirati, con i suoi vicoli scarsamente illuminati e le case un po’ vecchiotte.
Per la cena siamo andati a mangiare un quintale di pesce. Questo giro abbiamo “raccolto” tre ragazzi di Salerno che avevano appena finito il Cammino Primitivo.
Ma la parte migliore è arrivata dopocena. Mentre tornavamo al nostro albergue abbiamo trovato l’unico bar aperto. Siamo entrati e praticamente eravamo solo noi e il barista. Ci siamo fatti dare un paio di giri di Licor Cafè e poi ci siamo scatenati in pista a ballare. Tanto di spazio ce n’era, eravamo solo noi! Sembrava davvero che potesse entrare un pirata da un momento all’altro!
LA PLAYA DEL SOL
La mattina dopo abbiamo dormito e sono iniziati i primi saluti. I saluti sono sempre un momento triste, soprattutto quando hai condiviso così tanto in così poco tempo.
Per riprenderci siamo andati in spiaggia, nella stessa dove il giorno prima c’era la marea che ci faceva spostare in continauazione l’asciugamano. Questa volta la marea era così bassa che sembrava di essere in un’altra spiaggia.
Ci siamo riposati e abbiamo trovato altri pellegrini, fatalità tutti italiani.
Dopo altri saluti siamo tornati a mangiare nel ristorante della sera precedente e ci siamo ripresi dal relax di quella giornata.
Restate sintonizzati, il prossimo post sarà l’ulitmo relativo a questa vacanza intensa!