Alla scoperta del lago di Garda – da Gargnano a Salò

Finalmente dopo una lunga pausa siamo riusciti a continuare il giro del lago di Garda.
Per una volta abbiamo deciso di non seguire la nostra amatissima app ma di seguire il lungolago.
Curiosi di sapere come è andata?

Tappa n.9: Gargnano-Salò
Km:
20km
Difficoltà:
facile (quasi tutta pianeggiante)

BOGLIACO E CECINA

Partendo a piedi da Gargnano vi suggeriamo di seguire le indicazioni per il piccolo borgo di Bogliaco. Si tratta di un paese veramente minuscolo: una piazza col porticciolo, poche case e un paio di bar. Ma per una pausa colazione o un caffè con vista lago è una chicca che vi consigliamo di non perdervi se siete in zona.
Qui si trova villa Bettoni, che fu la sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri durante la Repubblica Sociale Italiana. Non siamo entrati ma già da fuori si possono scorgere i giardini affacciati sul lago e una piccola collezione di carrozze. La villa è oggi una location per eventi, soprattutto matrimoni.
Da Bogliaco si risale sulla collina per evitare la statale, qui occorre invece seguire le indicazioni per Cecina. No, non occorre che andiate fino in Toscana, Cecina è un piccolo borgo sopra Toscolano Maderno, ancora più piccolo di Bogliaco.
Qui infatti abbiamo trovato una chiesa addirittura senza piazza. Ma anche questo posto ha il suo fascino, tra boschi e panorami sul lago.

Toscolano Maderno

Dopo essere scesi dalla collina ci si imbatte subito nel promontorio di Toscolano Maderno. Questo comune deve la sua prosperità ai monaci che nel Medioevo lo governavano.
Infatti i monaci detenevano un grande potere politico, oltre che religioso, e svilupparono la coltivazione di vitigni e uliveti i cui prodotti diedero origine a una forte espansione commerciale. Ovviamente, essendo sulle rive del lago di Garda, anche la pesca ebbe un ruolo cruciale nello sviluppo di questi paesi.
Un’altra importante industria che si è sviluppata nella zona a partire dal XIV sec. è quella della carta. Ancora oggi è possibile seguire la valle delle Cartiere, per un’escursione tra natura e storia.
Toscolano e Maderno appartengono allo stesso comune dal 1928 ma in passato sono stati due comuni separati. I paesi sono tutt’oggi separati anche se così vicini che distinguerli è difficile.

Gardone Riviera

Proseguendo sempre sul lungolago si arriva al famoso paese di Gardone Riviera. Questo luogo ha origini veramente preistoriche! Sulle sue colline sono stati trovati molti reperti dell’età del bronzo, segno che la zona era abitata fin dalla notte dei tempi.
Gardone nel 1797 entrò a far parte della Repubblica Cisalpina ma dopo pochi anni venne annesso al Regno Lombardo Veneto.
Da qui in poi si fece sempre piu intensa la coltivazione degli agrumi, che abbiamo visto già ben sviluppata più a nord della riva bresciana del lago di Garda.
Fu solo nel 1859 che Gardone divenne a tutti gli effetti territorio italiano anche se l’influenza austriaca si mantenne molto forte.
A Gardone, nella seconda metà dell’Ottocento, molti ricchi austriaci costruirono qui le loro ville per la villeggiatura estiva, rendendo Gardone un paese elegante e frequentato dalla nobiltà e dagli intellettuali dell’epoca. Questa tendenza andò sempre di più intensificandosi fin quando, attorno al 1920, anche lo scrittore Gabriele D’Annunzio fece costruire qui il suo Vittoriale degli Italiani. E pensate che pure il Vittoriale in origine era la villa di un ricco tedesco.
Perchè venivano tutti a Gardone? Per il clima mite, per il panorama, per la comodità nel raggiungerlo scendendo dal Brennero e perchè qui le ville, all’epoca, avevano dei prezzi molto bassi.

LE VILLE TRA GARDONE RIVIERA E SALò

Da Gardone Riviera si segue la statale e si incontrano numerose ville.
Come dicevamo molte sono state costruite da facoltosi austriaci e tedeschi a fine Ottocento, ma vennero poi confiscate e usate per scopi militari negli anni della RSI.
Alcune divennero mense, altre centri ricreativi, molte ospedali e strutture per la lungodegenza dei feriti in guerra. Villa Alba invece era il centro delle comunicazioni radiofoniche, mentre Claretta Petacci abitava presso la torre di S.Marco, dove Mussolini la raggiungeva clandestinamente.
Oggi invece queste ville vengono usate come centri culturali e location per eventi.

Vittoriale degli Italiani

SALò

Infine, sempre seguendo la statale si raggiunge Salò.
Anche il centro abitato di Salò non è grandissimo ma è famoso per essere stato la sede della RSI, dal 1943 al 1945. La RSI è infatti nota anche come Repubblica di Salò.
La storia la conosciamo tutti: dopo essere fuggito dalla prigionia sul Gran Sasso, grazie all’aiuto dei tedeschi, Mussolini fondò qui la Repubblica Sociale Italiana, sempre con l’aiuto dei tedeschi.
Questa zona non fu scelta a caso. I motivi erano principalmente due: uno geografico e uno economico.
Da Salò era infatti comodo raggiungere la Germania nazista e i principali ministeri fascisti erano qui instaurati (quello della propaganda e degli esteri). Altri ministeri si trovavano nelle vicine Brescia, Bergamo e Verona. Inoltre Salò era vicina a una zona di produzione di armi e materiale siderurgico, distante dalle zone dove si concentravano i bombardamenti degli Alleati. Inoltre, come abbiamo visto, le numerose ville offrivano spazi sufficienti per ospitare le truppe.
A Salò oggi non perdetevi la passeggiata sul lungolago e l’atmosfera rilassata di questa cittadina che ha saputo affrontare il suo duro passato e presentarsi oggi vivace ed elegante.

IL CONSIGLIO DI LEI

Prendetevi del tempo per visitare le ville o, se non avete tempo, appuntatevele per tornare con calma a scoprirle.

IL CONSIGLIO DI LUI

A Salò hanno creato dei percorsi pedonali per evitare assembramenti, seguite le frecce sull’asfalto, se non volete farvi sgridare dalla polizia!

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